Nata: 23 Maggio 1910 (Verona)
Morta: 19 Ottobre 2003
Esplora album (4 foto)Figlia di Vittorio e Laura Maria Beccherle, Giulia Alocco nacque a Verona il 23 maggio 1910.
Dopo aver conseguito la maturità classica nel 1927 presso il R. Ginnasio-Liceo “Tito Livio” di Padova, si iscrisse al corso di fisica della Facoltà di scienze della locale università ove si addottorò il 31 ottobre del 1931 con il massimo dei voti discutendo la tesi Proprietà magnetiche e magnetostrittive nel nichel e nel ferro. Considerazioni teoriche e ricerche sperimentali e presentando tre sottotesi orali su argomenti di fisica matematica (“Sulla nuova impostazione data da Oseen al problema del moto lento di una sfera in un fluido viscoso”); di mineralogia (“Raggi ed onde luminose nei mezzi cristallini”) e di chimica-fisica (“Il punto critico nei cambiamenti di base”).
Da subito assistente incaricata presso l’Istituto di fisica dell’Università di Padova, nel 1934 vinse l’idoneità al concorso per aiuto ordinario in fisica sperimentale bandito dal medesimo ateneo.
Interrogata su argomenti di fisica nucleare e di magnetismo, il giudizio della commissione fu unanime nel sottolineare la buona cultura generale nonché la spiccata attitudine per la ricerca sperimentale della candidata. Rimase in servizio presso l’Università di Padova fino al 1951, con una breve interruzione (1936-38) di collaborazione presso il "Centro Volpi di Elettrologia" a Venezia.
I primi lavori, alcuni dei quali in collaborazione con il futuro marito Angelo Drigo anch’egli assistente incaricato di fisica, sono dedicati al ferromagnetismo, ovvero la proprietà caratteristica di alcune sostanze (dette per l’appunto ferromagnetiche) suscettibili di un'elevata magnetizzazione indotta. In particolare, nel tentativo di spiegare il meccanismo che regge la magnetizzazione dei ferromagneti, analizzò i fenomeni elettromagnetici legati alla particolare struttura dei domini ferromagnetici e alle modificazioni che essi subiscono a seguito o della magnetizzazione medesima o di deformazioni elastiche e plastiche nonché dell’anisotropia indotta nelle lamine elettromagnetiche.
A metà degli anni Trenta si avvicinò alle ricerche d’avanguardia sulle disintegrazioni nucleari prodotte dai raggi X e γ; sull’assorbimento dei neutroni di disintegrazione; sulle trasformazioni artificiali dell’uranio bombardato con neutroni. Si tratta di un interesse rispetto al quale non si può escludere l’influenza del marito che, proprio in quegli anni, aveva intrapreso un’assidua collaborazione con Bruno Rossi, giunto a Padova per ricoprire la cattedra di fisica sperimentale.
Accanto alla ricerca, si occupò delle esercitazioni di laboratorio e della didattica, raccogliendo gli argomenti delle lezioni e delle esercitazioni in svariati manuali tra i quali si segnala Fisica pratica del 1945, scritto a quattro mani con il marito.
Nel 1951 rinunciò alla nomina ad assistente straordinaria per passare ad altra sede. Nel frattempo il marito aveva vinto il concorso a straordinario di fisica sperimentale all’Università di Ferrara, ove fu rettore dal 1965 al 1972. Nell’ateneo estense Giulia fu professore incaricato di fisica sperimentale II con esercitazioni, e di Fisica Generale II in diversi anni accademici dal 1954 al 1977: In questo periodo tenne anche corsi di Misure Elettriche e Fisica Terrestre, e collaborò alle ricerche in corso nell'Istituto di Fisica di Ferrara. Nel novembre 1977 dovette rinunciare all'insegnamento per motivi familiari. Morì il 19 ottobre 2003.
Magnetoresistenza longitudinale e trasversale e struttura magnetica dei ferromagnetici, «Nuovo cimento», vol. X, 1933, pp. 355-371.
Magnetizzazione e magnetoresistenza nell’indagine delle proprietà magnetiche dei ferromagnetici, «Nuovo cimento», vol. X, 1933, pp. 153-167.
(con A. Drigo), Sulle discontinuità della magnetoresistenza nei ferromagnetici, «Nuovo cimento», vol. XI, 1934.
Aspetti recenti del problema del neutrone, «Nuovo cimento», vol. XI, 1934, pp. 245-254.
Disintegrazioni nucleari prodotte dai raggi γ e raggi X molto duri, «Nuovo cimento», vol. XII, 1935, p. 55.
Sull’assorbimento dei neutroni emessi per effetto dei raggi γ sul berillio, «Nuovo cimento», vol. XII, 1935, p. 186.
Sulle trasformazioni artificiali dell’uranio bombardato con neutroni, «Nuovo cimento», vol. XII, 1935, p. 188.
Una camera di Wilson automatica ad altra pressione, «Nuovo cimento», vol. XII, 1935, p. 467.
(con A. Drigo) Fisica pratica: sperimentazione e calcoli nelle misure di laboratorio, Padova, Riccardo Zannon,1945.
Archivio storico dell’Università di Padova, Registro della carriera scolastica; Fascicoli dei docenti, “Giulia Alocco”.
L. Livatino, Ferrara e la sua Università, Università degli studi di Ferrara, centro stampa economato, 1981.
G. Peruzzi, S. Talas, Cent'anni fa nasceva Angelo Drigo, portò la fisica a Ferrara, «La nuova Ferrara», 29 maggio 2007, p. 17.
Annuari dell’Università di Ferrara.
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