Vigilante Maria
«« indietroPoche sono le tracce di questa studiosa vissuta a Napoli nella seconda metà del Settecento. Nelle cronache cittadine del tempo, il suo nome compare tra quelli di napoletane illustri come Eleonora Barbapiccola, Faustina Pignatelli, Maria Angela Ardinghelli e Eleonora de Fonseca Pimentel.
Il nome della Vigilante è legato alla traduzione, compiuta probabilmente in giovane età, della settima edizione del testo inglese di Isaac Watts, Knowledge of the Heavens and Earth Made Easy, or the First Principles of Geography and Astronomy Explained (1726), manuale divulgativo e ricco di applicazioni pratiche per la navigazione ed il commercio. L’opera, pubblicata a Napoli nel 1789 presso Gaetano Raimondi col titolo Elementi di geografia ed astronomia, è dedicata dalla traduttrice alla regina Maria Carolina d’Asburgo, moglie di Ferdinando IV di Borbone re di Napoli, da cui era stata, scrive, «di tutti più beneficata» [Vigilante, 1789, p. V].
Maria Vigilante aveva una preparazione scientifica e tecnica che la metteva in grado non solo di tradurre l’opera per renderla accessibile al pubblico italiano e per «render[si] utile alla società con le applicazioni alle lingue e alle scienze, non ostante l’imbecillità del sesso e della tenera età», come scrive nella premessa introduttiva al lettore, ma anche di ricalcolare i risultati di Watts rispetto alle posizioni dei luoghi italiani, «con alcune picciole osservazioni, ed aggiunzioni ella medesima, tanto in rapporto alle differenti posizioni di Napoli, e Londra, che per le mutazioni dei Dominj di varie parti della Terra» [Vigilante, 1789, p. VII].
Il nome della Vigilante è legato alla traduzione, compiuta probabilmente in giovane età, della settima edizione del testo inglese di Isaac Watts, Knowledge of the Heavens and Earth Made Easy, or the First Principles of Geography and Astronomy Explained (1726), manuale divulgativo e ricco di applicazioni pratiche per la navigazione ed il commercio. L’opera, pubblicata a Napoli nel 1789 presso Gaetano Raimondi col titolo Elementi di geografia ed astronomia, è dedicata dalla traduttrice alla regina Maria Carolina d’Asburgo, moglie di Ferdinando IV di Borbone re di Napoli, da cui era stata, scrive, «di tutti più beneficata» [Vigilante, 1789, p. V].
Maria Vigilante aveva una preparazione scientifica e tecnica che la metteva in grado non solo di tradurre l’opera per renderla accessibile al pubblico italiano e per «render[si] utile alla società con le applicazioni alle lingue e alle scienze, non ostante l’imbecillità del sesso e della tenera età», come scrive nella premessa introduttiva al lettore, ma anche di ricalcolare i risultati di Watts rispetto alle posizioni dei luoghi italiani, «con alcune picciole osservazioni, ed aggiunzioni ella medesima, tanto in rapporto alle differenti posizioni di Napoli, e Londra, che per le mutazioni dei Dominj di varie parti della Terra» [Vigilante, 1789, p. VII].
Elementi di geografia ed astronomia, Gaetano Raimondi, Napoli, 1789, traduzione del testo di Isaac Watts, Knowledge of the Heavens and Earth Made Easy or the First Principles of Geography and Astronomy Explained (1726)
P. L. Ferri, Biblioteca femminile italiana, Padova, 1842, pp. 285-386
C. Villani, Stelle femminili, Napoli, Tipografia Aldina, 1913, p. 722
M. Bandini Buti (a cura di), Enciclopedia biografica e bibliografica degli italiani. Serie VI, Poetesse e scrittrici, vol. II, EBBI Istituto editoriale italiano, Bernardo Carlo Tosi, Roma, 1942, p. 350