Baldoncelli Sabina

«« indietro
Vasi da farmacia (sec. XIX). [Bonelli Righini, 1976]

Nata: 1781 (Bologna)

Esplora album (1 foto)

Nata a Bologna nel 1781 o '82, all'età di dodici o tredici anni Sabina fu costretta ad entrare nell'orfanotrofio delle Putte dei Mendicanti di S. Caterina, in Strada Maggiore, a causa dei problemi economici che avevano investito la sua famiglia dopo la morte del padre.

L'orfanotrofio era fornito di una farmacia per le necessità dei residenti, ma probabilmente provvedeva anche a richieste esterne. Aperta nel 1796, la farmacia era gestita da Margherita Trippi, le cui competenze farmaceutiche erano state esaminate dal Collegio di medicina dell'Università nell'aprile del 1796.

Margherita fu la prima insegnante di chimica farmaceutica di Sabina: dopo tre anni di studi con la Trippi, la Baldoncelli iniziò a prendere lezioni da Francesco Maria Coli, professore di chimica farmaceutica all'Università che le impartiva altresì nozioni di chimica generale. Studiò quindi materia medica col professor Ungarelli e botanica col professor Scannagatta, percorrendo pertanto il percorso di studi necessario per conseguire la laurea in farmacia.

Come la stessa Baldoncelli sottolineò nel 1807, nella sua petizione alla Direzione della pubblica istruzione di Milano, ella aveva ricevuto la medesima preparazione che i suoi colleghi maschi ottenevano all'Università. In più, si era potuta avvalere per tre anni dell'esperienza pratica di Margherita Trippi.

Da Milano arrivò finalmente il consenso all'esame di Sabina, con una condizione dovuta al suo particolare stato: un'orfana che viveva in un orfanotrofio. La condizione era che sì, poteva esercitare la chimica farmaceutica, ma soltanto all'interno della farmacia dell'orfanotrofio e non in altre farmacie esterne Non era infatti autorizzata se avesse lasciato l'orfanotrofio e praticato altrove la sua professione.

Nel dicembre del 1808 eseguì la parte sperimentale del suo esame presso i laboratori dell'Università e alla presenza del suo maestro Coli e di altri farmacisti.

Alcuni giorni più tardi ebbe luogo la prova orale, che comprendeva botanica, materia medica, chimica, chimica farmaceutica e farmacia pratica. Superato l'esame cominciò ad esercitare nella farmacia dell'orfanotrofio.

La bolognese Sabina Baldoncelli si laureò in farmacia a Bologna durante il periodo napoleonico e, nel dicembre del 1808, per ottenere la licenza a praticare, portò a termine un tirocinio della durata di un anno presso la farmacia dell'orfanotrofio e sotto la supervisione della Trippi e del professor Coli.

 Ottenute tanto la laurea quanto la licenza, il nome della Baldoncelli, insieme a quello della sua maestra, Margherita Trippi, apparve nella lista dei farmacisti professionisti della provincia di Bologna; qui rimase fino al 1846.



G. Berti-Logan, Women and the Practice and Teaching of Medicine in Bologna in the Eighteenth and Early Nineteenth Centuries, «Bulletin of the History of Medicine», 77, 2003, pp. 507-535.

 

M.L. Bonelli Righini, Il Museo di storia della scienza a Firenze, Milano, Electa Editrice, 1976.

Miriam Focaccia
Cerca
Scriveteci

Avete un nuovo nominativo, una data, un'immagine, una qualsiasi segnalazione per arricchire il nostro sito?

scienzaa2voci@unibo.it

Brand Unibo.it

© Copyright 2004-2010 - ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna
Via Zamboni, 33 - 40126 Bologna - Partita IVA: 01131710376
Informativa sulla Privacy - Sistema di identità di ateneo