Grandi Marta

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Marta Grandi (a destra) con la sorella Lea. Con permesso di Lea Grandi.

Nata: 3 Luglio 1915 (Bologna)

Morta: 6 Ottobre 2005 (Bologna)

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Marta Grandi nasce il 3 luglio 1915 a Bologna. Suo padre Alfredo è un pittore, noto con il nome di Garzia Fioresi (1888-1968). Mentre la sua unica sorella Lea si dedica alla storia dell’arte, gli interessi di Marta si orientano di più verso quelli di sua madre, Paola Fiori, proveniente da una famiglia con una lunga tradizione di studi naturalistici. Lo zio, l’entomologo Guido Grandi (1886-1970), la porta con sè durante alcune sue escursioni, insegnandole le tecniche d’osservazione e svegliando il suo amore per il mondo degli insetti.

Nel 1933 consegue a Bologna la maturità classica e nel 1938 la laurea magna cum laude in scienze naturali, compilando la tesi di laurea con lo zoologo Alessandro Ghigi; indi diventa professoressa nei licei classici di Cesena e, dal 1956, di Bologna. Fin dal 1938 dedica il suo tempo libero allo studio degli insetti, approfittando dell’opportunità di poter lavorare nell’istituto bolognese di entomologia di suo zio come ricercatore volontario. Per la sua grande soddisfazione è trattata alla pari dagli altri membri del laboratorio, tra loro Maria Matilde Principi (*1915). Nel 1951 ottiene la libera docenza in entomologia. Nel 1973 si ritira dalla ricerca e, cinque anni dopo, anche dall’insegnamento, per impegnarsi nel sociale, assistendo i poveri e gli emarginati. Muore il 6 ottobre 2005 nella sua città natale.

 


Marta Grandi pubblica 46 lavori scientifici. Il suo interesse principale è rivolto agli efemerotteri, piccoli effimeri insetti che vivono in ambienti acquatici e che sono noti per una curiosità: una fase adulta talmente breve da non avere il tempo di invecchiare. Marta Grandi indaga sulla morfologia, sull’anatomia e sull’etologia degli stadi preimaginali e adulti, senza dimenticarsi del loro sviluppo e della loro ecologia. Descrive 16 specie nuove. Tra il 1940 e il 1966 pubblica nel Bollettino dell’Istituto di entomologia della R. Università di Bologna una serie di 28 articoli intitolati Contributi allo studio degli Efemerotteri italiani e, nel 1960, la monografia Ephemeroidea come terzo volume della collana Fauna d’Italia.

 


Marta Grandi era un personaggio estremamente riservato che rifiutava molte onorificenze. Nonostante ciò l’Accademia nazionale dei Lincei le conferisce nel 1962 il Premio del ministero della pubblica istruzione per le scienze naturali e l’Accademia nazionale italiana di entomologia la nomina accademica.


Ephemeroidea. Fauna d’Italia, vol. 3, Bologna, Calderini, 1960.


Intervista personale a Lea Grandi.

M. M. Principi, Remembering Marta Grandi, «Bulletin of insectology», 58, 2005, pp. 157-158.

 


Ariane Dröscher
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