Piazza Maria

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L'orario delle lezioni dell'Università clandestina di Roma, a.a. 1942-1943, scritto di pugno da G. Castelnuovo. [ E. Castelnuovo, 2001, p. 69].

Nata: 2 Luglio 1894 (Ariano Irpino, Avellino)

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Nata ad Ariano Irpino in provincia di Avellino il 2 luglio 1894, Maria Piazza, dopo la laurea in chimica conseguita nel 1916 presso l’Università di Napoli, intraprese la carriera d’insegnante nelle scuole medie. Nel 1925 si addottorò pure in scienze naturali nell’ateneo di Roma, ove ricoprì per alcuni anni l’incarico di assistente volontaria presso l’Istituto di mineralogia. Nel 1932 ottenne la libera docenza in mineralogia, confermatale nell’aprile del 1938. Nel frattempo, insegnò in svariati licei romani tra i quali, dal 1929, il Liceo-ginnasio “E.Q. Visconti” e partecipò alla redazione dei volumi dell’Enciclopedia italiana nel settore della geologia e della mineralogia.

Nel 1938 a causa delle leggi razziali che, promulgate dal regime fascista, privarono i cittadini di origine ebraica dei diritti civili e politici, fu espulsa dall'insegnamento, radiata dall'università e estromessa dalla Società geologica italiana nonchè dalla Società italiana per il progresso delle scienze delle quali era socio

Dal 1939 al 1943 insegnò chimica nella scuole israelitiche frequentate dagli studenti ebrei che erano stati cacciati da quelle pubbliche. Si trattava di istituti secondari particolari concessi dal regime e da questo controllati tramite un Commissario “ariano”, nominato direttamente dal Ministero dell’educazione nazionale. Quello di Roma fu organizzato in meno di due mesi ed articolato in un ginnasio-liceo, un istituto magistrale ed uno tecnico ad indirizzo commerciale.

Nonostante la scuola fosse per così dire parastatale, gli allievi la frequentavano a rischio della propria incolumità personale costantemente minacciata dalle azioni delle “squadre” fasciste. Come insegnanti vennero reclutati sia quei professori che avevano perso la cattedra e tra questi Maria Piazza ed Emma Castelnuovo, sia alcuni coraggiosi insegnati “ariani” solidali con i colleghi ebrei. Sede della scuola, aperta nel dicembre del 1938, fu una palazzina situata in via Celimontana, vicino al Colosseo. Nel 1940-41 si dovette trasferire nei locali dell’Asilo israelitico ubicato al n. 13 di Lungo Tevere Sanzio, a pochi passi dal tribunale speciale organizzato dal regime per sorvegliare i cittadini.

Maria visse altresì l’esperienza della cosiddetta università ebraica clandestina. Terminati gli studi secondari, infatti, non solo era preclusa agli allievi ebrei l’iscrizione alle università pubbliche, ma era pure vietato alla comunità israelitica di istituire corsi universitari “privati”. Nel dicembre del 1941 sotto il nome fittizio di “Corsi integrativi di cultura matematica” aprì una vera e propria università “fuori legge” che rimase attiva nei due anni successivi, fino alla liberazione della capitale, e nella quale Maria si distinse come insegnante esperta ed esigente. Nominata Commendatore al merito della Repubblica, è deceduta nel 1976.


«Il viaggio in tram era molto piacevole perché favoriva lo sviluppo di relazioni più o meno promettenti con le giovani compagne di scuola. [...] Giunti a scuola, l’itinerario della mattina aveva una sua appendice durante l’ora di chimica, auspice l’autorevolissima Donna Maria, insegnante imponente e maestosa, che proveniva e ci teneva a sottolinearlo, dal famoso liceo Visconti, la più severa tra le scuole di Roma. Costei doveva avere i suoi informatori, perché era sempre molto al corrente degli intrecci amorosi che si erano annodati, o sciolti al mattino. Qualche volta, [durante] le temutissime interrogazioni, risuonava la sua frase intimidatoria, non appena il malcapitato s’azzardava a cercare con gli occhi il sussidio di qualche brano stampato. E non leggere su quel libro che io me ne accorgo. Si charta deficit, tota scientia squagliat».

(F. Della Seta, L’incendio del Tevere, Udine, Paolo Gaspari editore, 1996, pp. 26-27).

 


(con R. Almagià e P. Landini), Mineralogia e geografia generale : con numerose illustrazioni, carte e tavole fuori testo. Corso di geografia ad uso degli istituti tecnici superiori, vol. 1, Napoli, F. Perrella, 1934.


 F. Della Seta, L’incendio del Tevere, Udine, Paolo Gaspari editore, 1996.

E. Castelnuovo, L’Università clandestina a Roma: anni 1941-’42 e 1942-’43, «Bollettino dell’unione matematica italiana. La matematica nella società e nella cultura», s. VIII, vol. IV-A, aprile 2001, pp. 63-77, in particolare p. 76. 

A. Capristo, L’espulsione degli ebrei dalle accademie italiane, Torino, Silvio Zamorani editore, 2002, p. 318.


Sandra Linguerri
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