Principi Maria Matilde

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Maria Matilde Principi al  microscopio nell'Istituto di agraria di Bologna, 1951. Con permesso di Maria Matilde Principi.

Nata: 4 Maggio 1915 (San Mariano, Perugia)

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Nata a San Mariano, vicino a Perugia, il 4 maggio 1915, la vita di Maria Matilde Principi si svolge quasi interamente a Bologna. La madre, Paolina Paletti, e il padre, il geologo Paolo Principi, pongono molta cura nell’educazione dei figli. Paolo era assistente di Arturo Issel (1842-1922) a Genova, ma torna nel 1928 a Perugia, quando egli sale sulla cattedra universitaria di geologia applicata.

Nel 1933, ottenuta la maturità classica, Maria Matilde si iscrive alla Facoltà di agraria. Quattro anni dopo consegue la laurea con una tesi sui neurotteri crisipodi dell’Umbria. Nel 1938 vince un concorso per una borsa di studio del Ministero dell’agricoltura e delle foreste. Membro della commissione è l’entomologo Guido Grandi (1886-1970) che la invita a trasferirsi nel suo istituto bolognese. Qui ella consegue la specializzazione, mentre viene nominata nel 1948 assistente e nel 1951 aiuto. Lo stesso anno ottiene anche la libera docenza in entomologia.

Nel 1958 vince il concorso per la cattedra dello stesso Grandi, lasciata libera per raggiunti limiti di età. Diventa altresì direttrice dell’istituto e, dal 1970, della rivista «Bollettino dell’istituto di entomologia Guido Grandi». Più tardi assume pure la direzione della Scuola di specializzazione di fitopatologia, fonda e coordina il dottorato di ricerca in entomologia agraria. Raggiunti i limiti di età è nominata professore emerito dell’Università di Bologna. Da quel momento, si dedica alla cura della sorella gravemente malata.

Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, come la Medaglia d’oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte. È stata nominata accademica di numerose accademie, quali l’Accademia delle scienze dell’Istituto di Bologna, l’Accademia nazionale italiana di entomologia, della quale fu vice-segretario dal 1960 al 1978, l’Accademia dei Georgofili e l’Accademia nazionale di agricoltura. L’Accademia delle scienze ceca le ha conferito un invito ufficiale per un soggiorno di ricerca nella Repubblica ceca.

 

Maria Matilde Principi pubblica 106 lavori scientifici e storico-scientifici. Dedica quasi tutta la sua lunga vita di ricerca ai neurotteri, e, in particolare, ai rafidiotteri e ai planipenni. A questi insetti è attribuita una notevole importanza agraria,  economica ed ecologica perché predatori di acari e insetti fitofagi dannosi. La Principi ha contribuito soprattutto alla conoscenza della loro morfologia, anatomia e istologia, ma ha anche svelato nuovi dati sul loro ciclo biologico, sui loro habitat e sui loro regimi dietetici. Questi dati significativi hanno aiutato a distinguere tassonomicamente questa famiglia di insetti e a compilare un elenco dei neurotteroidei in Italia, ma soprattutto a sviluppare una serie di tecniche per la protezione integrata delle piante coltivate nell’Emilia-Romagna.

Roberto Pantaleoni, un allievo di Maria Matilde Principi all’Istituto di entomologia di Bologna poi diventato professore a Sassari, la considera la figura principale della neurotterologia italiana nel Novecento, un’autrice che sapeva coniugare il rigore metodologico ad un linguaggio preciso ed elegante [Pantaleoni, 2005].

I celebri entomologi austriaci Horst e Ulrike Aspöck e Hubert Rausch le dedicano i due volumi Die Raphidiopteren der Erde (1991) e una nuova specie di neurotteri, la Subilla principae Pantaleoni.

 

Contributi allo studio dei neurotteri italiani, in «Bollettino dell’Istituto di Entomologia della R. Università di Bologna», 12 (1940) pp. 63-144; 14 (1943) pp. 131-192; 15 (1946) pp. 85-102; 16 (1947) pp. 134-175 e 234-253; 17 (1948) pp. 93-121 e 316-362; 20 (1954) pp. 359-376; 21 (1956) pp. 319-410; 31 (1977) pp. 325-360.

La Nothochrysa italica Rossi ed i suoi singolari costumi, in «Bollettino della Società Entomologica Italiana», 75 (1943) pp. 117-118.

Singolari strutture glandolari nel torace e nell'adome dei maschi di alcune specie di neurotteri crisopidi, in «Rendiconti dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Classe di Scienze fisiche, matematiche e naturali», s.8, v. 16 (1954) pp. 678-685.

Comportamento e ciclo biologico di un dittero Cecidomiide, la Putoniella marsupialis F. Lw., in «Atti della Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna. Classe di scienze fisiche. Rendiconti», s. 11, v. 3 (1956) pp. 155-158.

I metodi di controllo integrato nella difesa delle piante coltivate dagli attacchi degli artropodi, in «Atti della Accademia dei Georgofili», s. 7, v. 9 (1962) pp. 65-83.

Protezione integrata e produzione integrata delle colture agrarie: realizzazioni e prospettive, in «Atti della Accademia dei Georgofili», s. 7, v. 39 (1992) pp. 439-464.

 

Intervista personale a Maria Matilde Principi (2008).

R. A. Pantaleoni, Maria Matilde Principi and the Italian neuropterology, in «Annali del Museo civico di Storia naturale di Ferrara», 8, 2005, pp. XI-XVIII.

Tribut to Maria Matilde Principi, in «Annali del Museo civico di Storia naturale di Ferrara», 8, 2005, pp. VII-X.

Maria Matilde Principi su Accademici dell’Accademia nazionale italiana di entomologia http://www.accademiaentomologia.it/maria-matilde-principi.

 

Ariane Dröscher
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