Masi Lessona Adele

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Frontespizio di 'La vita degli animali' di Alfred Brehm, 2a edizione italiana Traduzione di M. Lessona. Torino 1893.

Nata: 1824

Morta: 1904 (Torino)

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Poco si sa della sua vita. Nacque nel 1824 come membro di una famiglia sicuramente non comune che, trasferitasi a fine Settecento in Egitto, aveva accumulato ricchezza e potere sociale come amministratori dei beni privati della famiglia reale egiziana. Suo padre fu probabilmente un tipografo-editore toscano di orientamento liberale. Pur non ricevendo un’istruzione superiore ufficiale, Adele fu una donna colta e aperta, cresciuta in uno stimolante mondo multiculturale, nel quale si discuteva di economia e di politica, ma anche di letteratura internazionale. Inoltre, aveva viaggiato e conosceva varie lingue.

Sposò giovanissima l’italiano Giovanni B. Pollonera, dal quale ebbe tre figli, tra loro il futuro naturalista Carlo Pollonera. Rimasta presto vedova, Adele Masi sposò nel 1854 in seconde nozze il naturalista Michele Lessona, a sua volta vedovo con una figlia, e si trasferì prima a Genova e poi a Torino, dove il marito ricoprì, nelle università delle due città, la cattedra di Zoologia. Insieme ebbero altri sei figli: tra loro Mario, che diverrà naturalista e autore di una certa fama; Camillo, che tornerà come ingegnere in Egitto e nel Sudan; Marco, letterato e poeta; Luigia, che sposerà il successore di Lessona, Lorenzo Camerano (1856-1917).

Le scarsissime notizie su Adele Masi Lessona si disperdono quasi del tutto nel 1894 dopo la scomparsa del marito, avvenuta dieci anni prima della morte di lei. Ne rimangono le testimonianze indirette, la vasta produzione editoriale e gli ospiti del loro salotto che rispecchiavano gli ideali di entrambi: l’educazione e l’unione tra scienza, letteratura e società.

Pur rimanendo volutamente nell’ombra del secondo marito, Michele Lessona (1823-1894), il ruolo svolto da Adele Masi Lessona nella divulgazione delle scienze naturali e della letteratura internazionale in Italia fu notevole. Anche per quanto riguarda le traduzioni, dalle lettere del marito trapelano notizie che dimostrano la quasi completa autonomia lavorativa di Adele, alla cui conclusione egli metteva poco più della sua firma.

Esperto naturalista e uno dei primi sostenitori italiani delle teorie darwiniste lui, esperta in lingue ed editoria lei, i coniugi Lessona erano uniti nella passione per la divulgazione e l’educazione, nonché, avendo dieci figli a carico, da necessità finanziarie che uno stipendio universitario non riusciva a coprire. Formarono così una squadra affiatata che sfornò conferenze, libri, articoli divulgativi e traduzioni di grande popolarità pubblica come L’origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso (1871) e il Viaggio di un naturalista intorno al mondo (1872) di Charles Darwin oppure i sei volumi di La vita degli animali (1871) di Alfred Brehm. La loro pubblicistica poteva reggere il confronto con la miglior produzione europea di divulgazione. Con il passare degli anni, tutti i componenti femminili della famiglia – Adele, le tre figlie Elena, Clelia e Luigia e la figliastra Teresa – furono coinvolti nel laboratorio editoriale di alta qualità della famiglia Lessona Masi Pollonera. Adele firmava altresì con il proprio nome, pubblicando recensioni e traducendo una serie di opere di autori e autrici inglesi e statunitensi, come, per esempio, A proposito di un tappeto, ossia il governo della famiglia moderna (1877) di Harriet Beecher Stowe, gli Elementi di chimica esposti popolarmente (1866; 2a ed. 1871) di George Fownes, e L'epopea degli animali (1878) di Charles Louandre.

Anche la “questione della donna” la coinvolse nel suo consueto lavoro di retroscena. Infatti, i pensieri di Adele si riflettono nella decisa presa di posizione a favore del miglioramento delle condizioni delle donne e del loro coinvolgimento nell’educazione e nella scienza, assunto da Michele Lessona nel suo Volere e potere, uno dei titoli più di successo in Italia tra Otto e Novecento.

Del voluminoso Dizionario universale di scienze, lettere ed arti, curato ufficialmente da suo marito e da Carlo A. Valle e pubblicato nel 1880-82 dai Fratelli Treves, Michele Lessona dichiarò: «mia moglie lo fece quasi tutto essa sola» [cit. in Govoni, 2002].

G. Fownes, Elementi di chimica esposti popolarmente, coll’aggiunta di un saggio delle applicazioni della chimica alla agricoltura. Prima traduzione italiana dall'originale inglese di A. M. Lessona, Milano, Editori della biblioteca utile, 1866.

C. Louandre, L’epopea degli animali, traduzione della signora A. M. Lessona, Milano, F.lli Treves, 1874.

A. v. Weckerlin, Gli animali domestici, riproduzione, miglioramento, allevamento, opera tradotta in lingua francese dal signor P. S. I. Verheyn; traduzione italiana della signora A. M. Lessona, Torino, UTE, 1865.

 

P. Govoni, Un pubblico per la scienza. La divulgazione scientifica nell’Italia in formazione, Roma, Carocci, 2002, pp. 172-174.

P. Govoni, G. Verrucci, Lessona, Michele in Dizionario biografico degli italiani, vol. 69, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, pp. 711-715.

P. Govoni, Adele Masi Lessona, in Stelle, Numeri e Alambicchi. Donne e Scienza in Piemonte dal Settecento al Novecento, a cura di C. S. Roero e E. Luciano, parte I, (Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile), Torino, Edizioni SEB, 2007.

Numeri, atomi e alambicchi. Donne e scienza in Piemonte dal 1840 al 1960. Parte I, a cura di E. Luciano e C. S. Roero, Centro studi e documentazione pensiero femminile, Torino, 2008, pp. 8-14.

Ariane Dröscher
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