Schwarz de Maria Josepha

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M.J. Schwarz, Tensioni e correnti in una linea pupinizzata dissipativa, 1955.

Nata: 2 Agosto 1909 (Trieste)

Morta: 18 Luglio 1957 (Roma)

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Maria Josepha de Schwarz non ebbe vita facile segnata dalle due guerre mondiali e dalla dittatura nazista. Figlia di un ufficiale della Marina austroungarica e di madre polacca, Maria Josepha nacque il 2 agosto 1909 a Trieste, terra di confine lacerata da scontri e rivendicazioni politiche. Sebbene dal 1918 i genitori avessero acquisito la cittadinanza italiana, le conseguenze della prima guerra mondiale colpirono pesantemente la famiglia. Dopo aver frequentato le scuole secondarie in Polonia si laureò nel 1933 in legge e in matematica a Monaco di Baviera, ove divenne assistente del matematico Constantin Carathéodory (1873-1950). La sua tesi dal titolo Das Delaunysche Problem der Variationsrechnung in kanonischen Koordinaten fu pubblicata nel 1934 nei «Mathematische annalen». A Vienna lavorò con Karl Menger fino a quando, per sfuggire all’occupazione tedesca dell’Austria, riparò per un certo tempo in Polonia. L’ascesa del nazismo coincise con un periodo particolarmente difficile della vita di Maria Josepha la quale, per restare fedele alle sue idee democratiche e liberali, rifiutò di scendere a compromessi col regime e per questo le fu negata tanto la pratica forense quanto la carriera universitaria. Durante il conflitto risiedette a Berlino; qui nonostante la tragedia bellica proseguì gli studi pubblicando saggi su questioni di calcolo delle variazioni e di equazioni differenziali. Dopo la guerra, lavorò dapprima per le forze di occupazione presso un Centro di ricerche aeronautiche in Baviera e, poi, a Parigi per l'aeronautica francese (ONERA) in qualità di «ingénieur de recherches», sviluppando principalmente analisi delle «vibrazioni di ali nel volo subsonico e supersonico» [Caligo, 1957, p. 733].   Nel 1949, Mauro Picone la chiamò a Roma come consulente ordinario dell’Istituto nazionale per le applicazioni del calcolo da lui fondato nel 1927 a Napoli allo scopo di promuovere una sintesi efficace tra la ricerca in analisi matematica e quella in calcolo numerico. In tale veste si occupò prevalentemente di problemi della teoria della elasticità specie sulla «torsione dei prismi cavi, instabilità di archi, spostamenti di una piastra elastica isotropa» nonché a questioni «di propagazione» con speciale riferimento al «flusso nelle condotte di metano, all’assorbimento acustico di cilindri» e alle tensioni e correnti in linee di «trasduttori pupinizzati» [Caligo, 1957, p. 733]. Si interessò pure di calcolo numerico automatico senza per altro tralasciare analisi riguardanti la matematica pura come nell'articolo del 1953 Sui principi geometrici del teorema di unicità per le equazioni differenziali ordinarie 1953, pp. 167-184).  Nel 1954 conseguì la libera docenza in fisica matematica presso l’Università di Roma dove tenne un corso su «le equazioni di Maxwell dell’elettrodinamica» di cui restano solo alcuni appunti manoscritti. Risale altresì a questo periodo la collaborazione con Giulio Krall alla stesura di un manuale per il calcolo delle volte cilindriche circolari sottili, un’opera che Maria Josepha, morta suicida a Roma il 18 luglio 1957, non vide mai pubblicato.

 


Das Delaunysche Problem der Variationsrechnung in kanonischen Koordinaten, «Mathematische annalen», 1934.  

Sui principi geometrici del teorema di unicità per le equazioni differenziali ordinarie, «Ricerche di matematica», 1, 1953, pp. 167-184.

Tensioni e correnti in un cavo pupinizzato, «Atti dell'Accademia delle scienze di Torino, classe di scienze fisiche, matematiche e naturali», 89, 1955, pp. 193-207.

Spannung und Stromstärke in einer Pupinleitung, «Zeitschrift für angewandte Mathematik und Mechanik», 35, 1955, pp. 336-338. 

Tensioni e correnti in una linea pupinizzata dissipativa, «Annali di matematica pura e applicata», s. IV, 40, 1955, pp. 349-364.

 

Über das Verhalten der Torsionsfunktion in der Nähe von einspringenden Ecken massiver und hohler Stäbe, «Österreichisches Ingenieur-Archiv», 7, 1953, pp. 88-100.


D. Caligo, Maria Josepha De Schwarz, «Bollettino dell’unione matematica italiana», s. 3, 12, 1957, pp. 732-734.

Maria Josepha De Schwarz,  http://matematica.unibocconi.it/storia/letteras.htm

F. G. Tricomi, Maria Josepha (de, von) Schwarz, in  Matematici italiani del primo secolo dello stato unitario, «Memorie dell'accademia delle scienze di Torino, classe di scienze fisiche matematiche e naturali», 4, 1962, p. 100.

 

G. Fichera, Il contributo italiano alla teoria matematica dell’elasticità, «Rendiconti del circolo matematico di Palermo», s. II, vol. XXVIII, 1979, p. 23.

 

F. Pastrone, Fisica matematica e meccanica razionale, in La matematica italiana dopo l’unità. Gli anni tra le due guerre, a cura di S. Di Sieno, A. Guerraggio, P. Nastasi, Milano, Marcos y Marcos, 1998, p. 419.


Sandra Linguerri
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