Ollano Zaira

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Frontespizio di un articolo sulla spettroscopia. Esplora album (1 foto)

Zaira Ollano fu la principale collaboratrice di Rita Brunetti, che nel 1928 si era trasferita presso l’Università di Cagliari, assumendo la direzione del locale istituto di fisica.

Nel 1929 Rita Brunetti e Zaira Ollano misero a punto un’esperienza nella quale veniva verificato per la prima volta l’effetto Stark-Lo Surdo su un composto solido, determinando l’ordine di grandezza del campo elettrico intramolecolare in composti di didimio, dopo aver già valutato l’ordine di grandezza delle variazioni di tale campo elettrico. Racconta la Ollano: «Questo lavoro iniziato a Cagliari e continuato per insufficienza di attrezzatura nell’Istituto Fisico di Firenze durante l’estate del 1929 è in collaborazione con chi scrive. La stessa collaborazione continuò ininterrottamente in quasi tutti i lavori successivi, e diede a chi ebbe la fortuna di lavorare accanto a lei per lungo tempo, una preziosa e affettuosa guida nel difficile campo della ricerca».

Sempre nel 1929 le due studiose iniziarono ad approfondire l’effetto Raman, scoperto l’anno precedente, mentre nel 1931 volsero la loro attenzione verso la fisica nucleare. Sia nel primo che nel secondo caso, Zaira ebbe modo di pubblicare alcuni articoli, che conobbero diffusione anche a livello internazionale, su riviste come  «Zeitschrift für Physik» e «Nature».  

Nel 1933 effettuò una serie di esperimenti relativi alle proprietà di assorbimento della radiazione del berillio, per i quali si avvalse dell’aiuto di Franco Rasetti, che le fornì altresì il preparato di polonio da lei impiegato nelle sue esperienze.

Nel 1936 si trasferì a Pavia insieme a Rita Brunetti, dove quest’ultima era stata chiamata a ricoprire la cattedra di Fisica sperimentale presso la locale università.

Nel 1939 partecipò al Premio ministeriale per le scienze fisiche promosso dalla Reale Accademia d’Italia. In questo periodo, di particolare rilievo furono gli studi (svolti assieme alla Brunetti e pubblicati tra il 1941 ed il 1942 su «La ricerca scientifica» e i «Rendiconti del Regio Istituto Lombardo di scienze e lettere»), relativi allo studio dei processi nucleari dovuti alla penetrazione dei raggi cosmici nelle lastre fotografiche, e delle condizioni «sotto cui un mesone può lasciare su queste lastre traccia riconoscibile». Queste indagini costituiscono pure le ultime pubblicazioni di Rita Brunetti, che scomparve il 28 giugno 1942.

Presso l’ateneo pavese, Zaira Ollano ricoprì l’incarico di Professore incaricato di Fisica superiore dal 1937-38 al 1942-43; di Spettroscopia dal 1944-45 al 1950-51; di Fisica tecnica dal 1951-52 al 1957-58; di Fisica terrestre dal 1958-59 al 1960-61; inoltre fu Libero docente di Fisica sperimentale sempre dal 1958-59 al 1960-61.


Gli ioni del tipo M(OH)[elevato a x potenza]n+ in effetto Raman, «Rendiconti del Seminario della Facoltà di scienze della R. Università di Cagliari», fasc. ott.-dic. 1932, n. 4.

Über den spektroskopischen Nachweis der Existenz des Hydroxoniumions (H3O)+ : Ramaneffekt von Überchlorsäure und Perchloraten, «Zeitschrift für Physik», Bd. 77, Heft 11-12, 1932, pp. 818-822

Secondary emission from elements bombarded with neutrons, «Nature», 134: 1934, 735-36 (L).

Emissione secondaria da elementi di peso atomico medio sotto l’azione della radiazione da Po + Be, «La ricerca scientifica», 5, n. 2 1934, pp. 374-76.

In memoria di Rita Brunetti, «Il Nuovo Cimento»,  n.s., 19, 1942, pp. 213-229.


In memoria di Rita Brunetti, «Il Nuovo Cimento»,  n.s., 19, 1942, pp. 213-229.


Marco Ciardi
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