Tibiletti Marchionna Cesarina

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Cesarina Tibiletti Marchionna. [Archivio dell'Istituto lombardo di scienze e lettere, Milano].

Nata: 17 Novembre 1920 (Milano)

Morta: 7 Novembre 2005 (Milano)

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«A partire dalla fine degli anni ’30 e dagli anni ’40 si nota un gruppo di allievi formati da Oscar Chisini, fin dai loro studi universitari ed a lui particolarmente legati. Ricordiamo i più assidui: Modesto Dedò, Carlo Felice Manara, Cesarina Tibiletti Marchionna, Ermanno Marchionna. Questi svilupparono la loro attività scientifica a partire dal Maestro ma con originalità e scelte personali secondo le proprie peculiarità e tutti, prima o poi, approdarono alle università milanesi come professori ordinari di discipline geometriche, algebriche ed affini». Così Cesarina Tibiletti ricorda l’inizio della sua carriera accademica in un lungo resoconto sulle ricerche matematiche portate avanti presso l’Università di Milano dal 1924 al 1974. [Tibiletti, 1999, p. 198]. 

Nata a Milano il 17 novembre 1920, Cesarina Tibiletti si laureò con lode in scienze matematiche il 30 giugno 1943 presso l’ateneo della città. Relatore della tesi in geometria algebrica fu per l’appunto Oscar Chisini il quale, giunto nel 1925 al Politecnico di Milano, aveva fondato nel 1929 l’Istituto di matematica dell’Università di Milano insieme a Gian Antonio Maggi e Giulio Vivanti, ricoprendo poi la carica di direttore dal 1931 fino al 1959.  Nei primi anni trascorsi a Milano è stata assistente volontaria, indi incaricata e, infine, di ruolo alla cattedra di geometria analitica con elementi di proiettiva e geometria descrittiva con disegno. Professore incaricato di matematiche elementari da un punto di vista superiore dal 1950 al 1959, a partire dal 1954 fu altresì libero docente in geometria algebrica fino al 1959, quando si trasferì all’Università di Ferrara. Qui ricoprì dapprima il ruolo di professore straordinario e poi quello di ordinario di geometria analitica con elementi di proiettiva e geometria descrittiva con disegno. Per un anno, ebbe l’incarico di algebra sia a Ferrara che a Milano, dove si trasferì definitivamente nel 1962 in qualità di professore ordinario in questa materia. Nel 1955 ha sposato il collega Ermanno Marchionna, studioso di geometria algebrica soprattutto nei suoi aspetti proiettivi.

I primi lavori di Cesarina riguardarono, per lo più, questioni di matematiche elementari da un punto di vista superiore. Sotto questo profilo, i contributi maggiori si riferiscono all’integrazione grafica delle equazioni differenziali e alle equazioni di quarto grado risolvibili per radicali nonché ad alcuni studi di natura storico-critica: sul problema di Apollonio;  sui concetti fondamentali che stanno alla base della teoria delle grandezze poliedriche; sulle idee di Felix Klein relative all’evoluzione della geometria.      

Fu tuttavia la geometria algebrica a costituire il leit-motiv della sua produzione scientifica fino alla fine degli anni Cinquanta quando cominciò ad indirizzarsi verso l’algebra.

Rispetto alla geometria algebrica le ricerche della Tibiletti si riferiscono, in sintesi,  alla teoria dei piani multipli, cui ha apportato un contributo al problema dell’identità birazionale dei piani multipli con data curva di diramazione; alla costruzione ed applicazione di trecce algebriche di curve di diramazione; alle questioni connesse ai problemi di intersezione di curve e superficie algebriche; alla rappresentazione topologica delle curve di una superficie. Ha inoltre pubblicato svariate note volte a fornire nuove considerazioni del teorema di Noether dell’Aφ +Bψ e sue estensioni.   

Nel campo dell’algebra si è occupata di teoria dei gruppi utilizzando la nozione di permutabilità e, nello specifico, di scomposizione di «prodotti sghembi» di gruppi così come formulati da Rédei;  di caratteristiche reticolari di complessi di elementi di un gruppo comprese le loro reciproche relazioni nonché le condizioni sotto cui le proprietà di tali complessi si trasferiscono alla struttura del gruppo medesimo; infine, di operatori di chiusura su un reticolo completo. Ha lavorato fino all’ultimo, studiando in particolare «complessi chiusi rispetto alla permutabilità».   

Nel lungo periodo trascorso a Milano la sua attività scientifica si rivolse anche al mondo della scuola; si fece carico, nella sua qualità di presidente della sezione milanese della Società "Mathesis", della formazione e dell’aggiornamento dei docenti delle medie superiori. Dal 1983 al 1988 è stata altresì direttore del Seminario matematico e fisico di Milano e, in tale veste, ha organizzato numerose conferenze di alto livello, tanto di sintesi quanto specialistiche, tenute da eminenti studiosi italiani e stranieri allo scopo di promuovere le tematiche di maggiore attualità, sia sotto il profilo teorico sia dal punto di vista delle applicazioni e della tecnologia.

Le sue doti di ricercatore le valsero numerosi riconoscimenti accademici e istituzionali: dal 1947 è stata membro dell’Unione matematica italiana e, in seguito, della Commissione italiana per l’insegnamento della matematica che opera in modo permanente all’interno dell’Unione medesima; socio corrispondente dell’Istituto Lombardo- Accademia di scienze e lettere dal 1967 e membro effettivo dal 1990; ha fatto parte con mansioni direttive del Progetto nazionale del Ministero della pubblica istruzione “Teoria dei gruppi e algebra commutativa” fino alla metà degli anni Novanta.  

È deceduta a Milano il 7 novembre 2005.

 


 Ha contribuito a promuovere una feconda scuola di algebra moderna negli anni in cui in Italia tale disciplina cominciò ad ottenere i primi significativi spazi istituzionali. 

«In questi primi giorni di novembre è scomparsa la professoressa Cesarina Marchionna Tibiletti che, per numerosi anni, si è identificata con l’algebra della sede milanese di matematica. Fino agli ultimi tempi, era normale incontrarla alle conferenze del Seminario matematico e fisico o in occasione di altre ricorrenze del nostro mondo matematico. Salutarla ed essere ricambiati non era solo una consuetudine, ma anche un atto di rispetto e di affetto. La figura minuta che ancora conservava una certa energia, la gentilezza tipica del suo comportamento, l’interesse sempre vivo per le cose della matematica: teoremi o persone, grandi strutture o dettagli – tutto era degno di attenzione. […] I colleghi possono contare su di lei, per le osservazioni puntuali ma anche per il lavoro spicciolo, gli studenti sanno che è implacabile con le lezioni – non ne salta una – ma non è altrettanto implacabile all’esame, ha comprensione. Il mondo matematico ricorre a lei sistematicamente per giudizi, concorsi, ricorrenze e altre manifestazioni della nostra comunità. E lei […] sempre gentile, seppure rigorosa. Disponibile ed esigente».

(R. Betti, Un ricordo della professoressa Marchionna, http://matematica.unibocconi.it/betti/marchionna.htm)

 

«A Cesarina Tibiletti sono attribuiti una settantina di pubblicazioni scientifiche, e vari articoli di carattere storico-critico, didattico e divulgativo. […] A partire dalla metà degli anni cinquanta del novecento i suoi interessi si rivolsero a tematiche prettamente algebriche, e in particolare a questioni di teoria dei gruppi. Ispirata in particolare dall’opera di Guido Zappa, che già a partire dagli anni quaranta del novecento aveva iniziato a coltivare e sviluppare in Italia tematiche di teoria dei gruppi, Cesarina Tibiletti prese ad occuparsi di questioni strutturali e combinatorie, per la gran parte facenti capo a quella che si suole chiamare ‘teoria reticolare dei gruppi’. Questioni che Cesarina non cessò mai di indagare con grande determinazione, in un percorso ricco di varianti ma sostanzialmente sempre coerente a se stesso. […] E in verità non sarebbe possibile [non sottolineare] la consonanza profonda della sua attività scientifica con la sua personalità complessiva: una consonanza che ne spiega forse anche l’ammirevole continuità fino all’ultimo anno di vita.  Nella personalità di Cesarina Tibiletti a rigore e determinazione si univano doti non comuni di umanità e, come dire, di ‘compassione’ verso la vita, e le vite degli altri. Molti di noi, prima studenti, poi collaboratori e colleghi, hanno avuto modo di apprezzare e tenere in gran conto le sue indicazioni e i suoi consigli, meditati, misurati e sempre rispettosi della libertà e delle scelte individuali. E numerose generazioni di studenti hanno ricevuto da lei, durante una lunga e generosa attività di insegnamento e orientamento, strumenti preziosi per indirizzare i propri percorsi di vita, privata e professionale».

(L. Di Martino, Commemorazione del m.e. Cesarina Tibiletti, tenuta a Milano in occasione dell’adunanza dell’Istituto Lombardo- Accademia di scienze e lettere del 17 gennaio 2008).   

 

«Non ricordo quando ebbi l’occasione di conoscere personalmente Cesarina. Probabilmente ciò ebbe luogo durante il Congresso dell’Unione Matematica Italiana tenutosi a Taormina dal 25 al 31 ottobre 1951. Alcuni anni dopo Cesarina decise di allargare il campo delle sue ricerche, e di occuparsi anche di Teoria dei gruppi, campo a cui mi ero dedicato da tempo. Si rivolse pertanto a me, ed io le suggerii un tema da approfondire, ed ella in un tempo relativamente breve, in modo del tutto indipendente, risolse il problema che le avevo proposto. Continuò poi ad occuparsi tanto di geometria quanto di teoria dei gruppi. Svolse la sua attività di docente e di studiosa con grande impegno. Anche dopo il suo collocamento a riposo, continuò a studiare e a pubblicare nuovi lavori. Negli ultimi anni la collaborazione scientifica tra me e lei fu piuttosto intensa. Spesso mi mandava i suoi dattiloscritti prima di dargli alle stampe. Fu molto legata al marito, prof. Ermanno Marchionna, illustre studioso di Geometria, accademico linceo, morto nel 1993. Nonostante la lontananza, i coniugi Marchionna mi dimostrarono sincera amicizia. Ho avuto modo di apprezzare anche la bontà di Cesarina Tibiletti, e la sua generosità verso i poveri. Quando seppe che uno dei miei figli è missionario laico in Perù, iniziò a fargli pervenire periodicamente cospicue offerte». 

(G. Zappa, Ricordo di Cesarina Tibiletti comunicatomi nel corso della preparazione del sito, 2008).


Sul problema di Apollonio, «Periodico di matematiche», 1946-47.

 

Equazioni di IV grado risolubili per radicali, «Periodico di matematiche», 1947.

 

Integrazione grafica delle equazioni differenziali, «Rendiconti dell’Istituto lombardo di scienze e lettere», 1949.

 

Sulle curve intersezioni complete di due superficie, «Annali di matematica pura e applicata», vol. XXI, 1950.

 

Alcune estensioni di un teorema di Noether, «Rendiconti di matematica e delle sue applicazioni», vol. 10, 1951.

 

L’evoluzione della geometria secondo le idee di Klein, «Periodico di matematiche», 1951.

 

Le trecce algebriche,  «Rendiconti dell’Istituto lombardo di scienze e lettere», 1952.

Rappresentazioni classiche e moderne dei gruppi astratti, «Rendiconti del seminario matematico e fisico di Milano", vol. 29, 1958.

Sui prodotti ordinati di gruppi finiti, «Bollettino dell'Unione matematica italiana», s. 3., vol. 13, 1958.

Una scomposizione del prodotto sghembo di Rédei, «Rendiconti del seminario matematico dell'Università e del Politecnico di Torino», vol. 17, 1958.

Un complemento al teorema d'esistenza di Riemann, «Rendiconti dell'Istituto lombardo. Classe di scienze (A) », vol. 92, 1958.

Operatori idempotenti nel reticolo dei sottogruppi di un gruppo, Istituto nazionale di alta matematica, Symposia mathematica, 1, 1968.

Operatori (k) - semplici normali su un reticolo completo e questioni d'immersione, «Periodico di matematiche», 46, 1968.

Pseudosottoreticoli ed immersioni in reticoli distributivi, «Rendiconti dell’Istituto lombardo- Accademia di scienze e lettere», n. 29, 1969-70.

Su alcuni reticoli legati ad un gruppo, «Rendiconti dell’Istituto lombardo- Accademia di scienze e lettere», vol. 106, 1972.

Gruppi con complessi a normalità transitiva, «Annali di matematica pura ed applicata», 6, 98, 1974.

Alcuni reticoli di complessi di un gruppo, Milano, Istituto di matematica dell'università di Milano, 1976.

(con C. Bonzini, A. Cherubini), Semigroups: algebraic theory and applications to formal languages and codes, Singapore, World Scientific, 1993.


Marchionna Tibiletti Cesarina, in Dizionario delle scrittrici italiane contemporanee (arte, lettere, scienze), a cura di M. Gastaldi, C. Scano, Milano, Gastaldi editore, 1961, p. 299 (con elenco delle pubblicazioni).

C. Tibiletti Marchionna, Il seminario matematico e fisico di Milano (1927-1996), «Rendiconti del seminario matematico e fisico di Milano», vol. LXVII, 1997, pp. 27-47.

C. Tibiletti Marchionna, Uno sguardo su matematica e matematici nell’Università degli studi di Milano dal 1924 al 1974, «Rendiconti del seminario matematico e fisico di Milano», vol. LXIX, 1999-2000, pp. 193-236 (in particolare pp. 200, 209).

M. Bianchi, Scomparsa di Cesarina Tibiletti Marchionna, «Notiziario dell’unione matematica italiana», XXXII, n. 12, 2005, pp. 18-19.

R. Farina, a cura di, Dizionario biografico delle donne lombarde. 1568-1968, Milano, Baldini & Castaldi, 1995, p. 1072.

G. Zappa, Ricordo di Cesarina Tibiletti, tenuto in occasione di un convegno organizzato dal Seminario matematico e fisico di Milano e dal Dipartimento di matematica “Federigo Enriques” dell’Università degli studi di Milano il 7 novembre 2006.

L. Di Martino, Commemorazione del m.e. Cesarina Tibiletti, tenuta a Milano in occasione dell’adunanza dell’Istituto Lombardo- Accademia di scienze e lettere del 17 gennaio 2008.

http://matematica.unibocconi.it/storia/letterat/tibiletti.htm

http://matematica.unibocconi.it/betti/marchionna.htm

 


Sandra Linguerri
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